Schola Mundi onlus
Progetto: “gli orti di Mweso”
Messaggio del Presidente dell’associazione per l’inaugurazione del progetto.
Letto dalla delegata dell’associazione, Clémentine NCHUTI MUGISHA, a Mweso il 15 marzo 2013.
Mie care amiche,
sono il professore Vito Conteduca, Presidente dell’Assemblea di Volontari “Schola Mundi onlus”.
Forse qualcuna di voi si ricorda quando sono venuto a Mweso, qualche anno fa, ma moltissime credo non sappiano nemmeno che sono stato a trovarvi e che tutti i rapporti di Schola Mundi con Mweso, e con la CADEP, cominciano da quel bellissimo incontro che ebbi con la vostra comunità.
Spero di poter venire presto, ma nel frattempo la presenza di Schola Mundi, qui tra voi, sarà garantita dalla Dott.ssa Clémentine NCHUTI MUGISHA, che ha la nostra piena fiducia nel rappresentare presso di voi l’Associazione. Vi prego di rivolgervi a lei per qualsiasi informazione su Schola Mundi onlus e il nostro impegno per la istruzione e la formazione professionale nei paesi dove la scuola, per tragiche circostanze, non riesce a soddisfare i bisogni urgenti dalla popolazione; vi prego di affidare alla nostra rappresentante eventuali messaggi e comunicazioni che vogliate farci pervenire o chiarimenti che desiderate sul progetto de “gli orti di Mweso” che oggi, tutti insieme, stiamo avviando.
Questa è una giornata bellissima, quello che stiamo iniziando a fare oggi è un progetto molto importante, direi fondamentale nel rapporto di solidarietà che stiamo stringendo: Noi e Voi.
Noi, insegnanti e studenti del Liceo Montale di Roma (Italia) che raccogliamo fondi per i progetti di Schola Mundi e Voi, riunite in un bel gruppo di donne che con devozione e responsabilità vi impegnate in questo nuovo e ambizioso programma.
Dopo il progetto della Fattoria didattica “MUNDITA”, all’Istituto Tecnico Agrario di Mweso, che è stato molto importante, questo, de “gli orti di Mweso” direi che è ancora più importante.
Oggi stiamo realizzando un sogno, un sogno nostro e vostro. Con questo progetto di educazione al lavoro produttivo, Noi e Voi stiamo sfidando il Mondo, tanto il Nord, quanto il Sud.
Noi, da parte nostra, stiamo sfidando il Nord del Mondo, il sistema di vita dei paesi industrializzati, a loro modo progrediti, in cui solo 1450 persone hanno la ricchezza, una ricchezza spropositata, pari a quella di una intera nazione come l’America o la Cina, mentre milioni e milioni di persone vivono nella miseria più assoluta, ai margini di altri milioni e milioni di persone che vanno avanti con grandi difficoltà, cercando, giorno dopo giorno, di arrivare allo stipendio di fine mese. Solo una piccola minoranza di persone può permettersi di vivere nella opulenza più esclusiva, senza alcun riguardo per gli altri che accanto a loro soffrono la miseria. Una vera ingiustizia sociale.
Ma Voi, oggi, state sfidando il Sud del Mondo, il famelico sistema di potere in cui gli interessi di pochi potentati non permettono alla popolazione di organizzarsi pacificamente per svolgere il proprio lavoro; persone oneste che vogliono solo vivere una vita decorosa nel proprio paese, nei propri villaggi, nelle proprie case. Un sistema che disgrega la comunità con scontri armati violenti che non permettono alle persone di vivere sulla terra dove sono nati, la terra nella quale ci sono le proprie radici, le radici delle proprie famiglie, della propria discendenza.
Il Lavoro, dunque, questa è la speranza, per Noi e per Voi: il Lavoro produttivo che porta la Giustizia e la Libertà nella Pace.
Quando si lavora, si lavora tutti insieme. Il lavoro unisce, perché con il lavoro siamo tutti uguali, ugualmente utili, a noi stessi, alla nostra famiglia e alla comunità a cui apparteniamo. Con il Lavoro ognuno di noi ha la possibilità di potersi sostenere, autonomamente, e con il nostro Lavoro, noi acquistiamo l’orgoglio, la dignità e l’identità.
Acquistiamo l’orgoglio, l’orgoglio di saper fare qualcosa, di avere un mestiere; e la dignità, la dignità di essere una persona, un individuo che è capace di svolgere autonomamente un’attività produttiva; e insieme all’orgoglio e alla dignità acquisiamo l’identità, ovvero la consapevolezza di sapere chi siamo, la chiara percezione della nostra individualità, la nostra unicità.
Con questa consapevolezza, all’interno della comunità, concorriamo all’identità sociale, cioè la consapevolezza di appartenere alla propria comunità, la comunità che si è organizzata nel sistema di vita secondo la propria cultura e la propria tradizione, la propria storia. Ma soltanto con una forte e convinta identità sociale, però, potremo partecipare a quella che sarà, già da domani, la storia del futuro della nostra comunità.
Questo è l’impegno che prendete oggi, l’impegno di lavorare la terra, come e meglio dei vostri padri, organizzandovi in un gruppo, meglio di quanto si sia fatto fino ad oggi, in una comunità che, quanto più sarete attivi e partecipativi, tanto più sarà giusta e libera.
Questo è l’impegno che prendiamo, noi tutti, oggi, l’impegno di una forte solidarietà tra le nostre comunità, perché ognuno a suo modo possa, nel rispetto reciproco, procedere sulla strada della giustizia sociale e della libertà individuale nel principio di pace tra le popolazioni della terra.
Coraggio, mie care, noi vi sosteniamo con tutte le forze disponibili, nella materia e nello spirito, ma voi siete le vere protagoniste del destino vostro e del progetto di noi tutti.
Con un caro saluto a tutti voi, mi auguro che il nostro sogno – per ora, più grande – degli “orti di Mweso”, possa diventare una splendida realtà.
Schola Mundi onlus
Il Presidente
Prof. Vito Conteduca
Autore: Vito Conteduca - 17/3/2013
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